WILLIE PEYOTE- Piani
PIANI è il brano che più di tutti quelli dell’EP “Sulla riva del fiume”esprime musicalmente il tributo a quei suoni vintage e soul che dalla Motown arrivano fino a Amy Winehouse e che da sempre WILLIE PEYOTE e la sua band amano portare dal vivo (“è un pezzo d’amore, il brano più leggero del disco. Ci piaceva l'idea della dimensione sonora di un certo genere, un vestito sonoro, più che concettuale” dice Willie di Piani). Il singolo è in radio da venerdì 17 maggio.
“Sulla Riva del Fiume”, più che un EP possiamo dire che è la prima parte dell'album che andrà a chiudere la trilogia Sabauda iniziata con “Educazione Sabauda” (2015) e proseguita con “Sindrome di Tôret" (2017).
Peyote e la band hanno registrato in presa diretta e, sia come suoni che come attitudine, è stato un ritorno alle origini. “Sulla Riva del Fiume” non ha dietro un vero e proprio concept ma “la voglia di fare della musica che ci piacesse. Avevo voglia di fare musica che mi piacesse scrivere, suonare, registrare. È un disco più di pancia che di testa anche se ovviamente la testa non è possibile allontanarla del tutto dalla mia vita.
È un disco sulla voglia di fare musica, sulla reazione uguale e contraria al disco precedente (“Pornostalgia”) che sente l’influsso del tour e della musica che ascolto continuamente, che mi stimola da sempre come Paolo Conte, Amy Winehouse e Arctic Monkeys”, racconta Willie Peyote.
Questo, secondo Willie Peyote, è un disco al plurale: scritto, suonato, prodotto a più mani insieme alla sua band, amici e musicisti con cui ogni volta si ritrova sul palco: “abbiamo provato i pezzi prima di andare in studio a registrarli esattamente come quando proviamo per andare in tour e il risultato è stato quello di brani che sono cambiati in studio grazie alla band. Sono molto soddisfatto del risultato, il piacere che ho provato nel fare questo disco va oltre al disco stesso, oltre il dovere”.
Ad anticipare l’uscita di “Sulla Riva del Fiume” è uscito il 25 aprile (giorno scelto non a caso) “Giorgia nel Paese che si meraviglia”, la storia di un amore mai davvero finito, quello tra una parte dell’Italia e il fascismo. “Come quando due ex fidanzati si rincontrano dopo tanto tempo e si ritrovano ancora innamorati (come l’Italia e il Fascismo). Basta una scintilla per riaccendere la fiamma e farla tornare ad ardere come allora”, racconta Willie Peyote.
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